Attenzione ai sapientoni senza diritto

giovedì 29 dicembre 2016

Ciao ITALIA, in questo momento scrivo dall'assolata California. Mia nonna è in cucina intenta a cucinare il pranzo. Non vuole farsi aiutare. Mentre aspetto che la magia si compia in casa, mi godo l'ombra in giardino. Volevo solo scrivere una breve parentesi riguardo commenti sui romanzi. Siccome sono agli esordi, per me è difficile digerire le critiche altrui ma cerco di trarne vantaggio, migliorandomi, però se c'è una cosa che proprio non mi va giù si tratta della saccenza di alcuni sapientoni che salgono in cattedra senza che nessuno abbia chiesto loro di farlo. La cosa che però mi manda in bestia è che questi Professoroni dispensano perle di saggezza, sbagliando pure. A Roma ho un vicino di casa che scrive a sua volta. Dieci anni fa ha affidato il suo libro a una casa editrice a pagamento per pubblicare la sua raccolta di poesie. Non ha venduto niente e gli sono rimaste molte copie nel garage. Quando gli ho detto che anche io ho pubblicato, ha voluto subito una copia. Mi ha fatto piacere ma, senza che io ne facessi richiesta, lui mi ha detto che mi avrebbe fatto una scheda di lettura per correggere ciò che non andava e ciò che andava. Ecco, grazie per l'attenzione ma chi te lo ha chiesto? E a che titolo? Come se fosse scontato che io abbia fatto un pessimo lavoro. Un altro caso davvero irritante mi è capitato con una persona che non conosco molto bene e che ha comunque voluto leggere il mio libro. Lo ha letto e ha corretto, a suo parere, degli errori evidenziandoli su una copia cartacea di prova. Quando ho letto le sue correzioni mi sono resa conto che non erano esatte. Correggeva cosa che, controllando anche la grammatica, erano corrette. Quindi attenti ai sapientoni e non fatevi viaggi mentali convincendovi che non sapete scrivere a causa di persone che si credono meglio di voi. E caro sapientone, se non sei un linguista e conoscitore della grammatica, non correggere prima di sapere davvero quello che dici, NON FARLO!

Attenti alle recensioni

martedì 20 dicembre 2016

Da scrittrice emergente e anche poco conosciuta, voglio parlare delle recensioni e di quanto possano fare male all'umore e alle vendite. Per quelli che hanno ricevuto opinioni negative, voglio scrivere questo post. Tanto per iniziare anche i libri di scrittori ritenuti bravi e famosi hanno ricevuto recensioni da una stellina. Anche loro non piacciono sempre e a tutti. Fate un giro su Amazon e ve ne renderete conto. Inoltre voglio far notare che chi scrive recensioni non è sempre una cima, anzi. Ho letto recensioni da una stellina scritte con HO senza H. Quindi questo mi fa capire quale sia il livello, molto spesso, di chi osa giudicare male i lavori di chi scrive, credendo di poter salire in cattedra, quando prima dovrebbe rileggersi la grammatica. 
Una buona recensione, che conti davvero, è quella fatta in un certo modo. Le opinioni e le critiche ben vengano ma solo se sono ben scritte e motivate da una giusta spiegazione. 
Caro recensore, scrivi perché non ti è piaciuta la trama, evidenzia il punto che ti sembra sciocco o insensato. Lascia a casa gli insulti. 
Si, perché dire a una scrittrice in erba che è meglio che faccia la commessa o la magazziniera è un'offesa bella e buona (non è accaduto a me, ma ho letto su Amazon certe critiche) sia per la scrittrice che per la commessa/magazziniera (anche tali lavoratrici sono spesso laureate e si fanno il mazzo più dello scrittore/trice). Sono tutte opinioni che declassano il libro e frenano le vendite. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto, da chi è del mestiere, i complimenti per il mio stile di scrittura, veloce, avvolgente. Pecco forse un po' su alcuni punti ma ci sto lavorando. Io vieterei le recensioni, quelle fini a se stesse. Volete recensire? Dire la vostra? Fatelo ma fatelo bene! Scrivere una Bojata pazzesca (riferimento tra l'altro a Fantozzi che detesto) non significa nulla, e boiata si scrive così, senza la J 
E affrontate con sufficienza e superiorità i detrattori della vostra splendida arte 

Il dottor Arneson

giovedì 1 dicembre 2016

Oggi voglio parlare di un personaggio a me caro che ho creato per il mio romanzo sugli zombie: il Dottor Arneson. Mi sono fatta ispirare dal personaggio di Bones, il dottor Hordgins. Il mio preferito della serie. Nella mia mente, nelle pagine del libro vedo il suo volto quando penso a il mio Doc.
Ma chi è Arneson? Si tratta di colui che possiede le conoscenze necessarie per curare il morbo che fatto ammalare la popolazione mondiale. Un uomo intelligente, osservatore e ambiguo per la protagonista che, anche se non lo ammette, ne è attratta e allo stesso tempo spaventata. Del resto lo incontra nel Tempio della vita, un ospedale, una sorta di regno efficiente che però nasconde uno scopo ben preciso.
Buona lettura, se vorrete fare la conoscenza di questo personaggio
Link dove trovare l'ebook:



http://www.ebooklife.it/narrativa-e-letteratura/202395-ebook-jennifer-w-barrett-la-mia-vita-tra-gli-zombie-cronaca-di-un-contagio.html

http://www.lafeltrinelli.it/ebook/jennifer-w-barrett/mia-vita-zombie-cronaca-un/9788892633339?utm_source=Trovaprezzi&utm_campaign=comparatori&utm_medium=cpc&utm_term=9788892633339

http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/jennifer-w-barrett/la-mia-vita-tra-gli-zombie-cronaca-di-un-contagio-9788892633339-390501.html


Retroscena di un romazo zombie

lunedì 14 novembre 2016

Oggi voglio parlare di cosa si nasconde dietro il lavoro che ho compiuto su mio libro La mia vita tra gli zombie: cronaca di un contagio. Come per ogni scrittore, l'idea è nata dopo aver letto il primo capitolo di Apocalisse Z di Manel Laurerio che io trovo bellissimo. Peccato che i capitoli successivi si siano spenti, annoiando il lettore. E' evidente che sono stati scritti perché l'autore ne è stato costretto. Infatti i capitoli successivi non sono nemmeno stati pubblicati dalla medesima casa editrice e li abbiamo in edizione italiana solo grazie alla casa editrice Nord che si occupa solo di horror.  
Da allora mi sono appassionata ancora di più al genere apocalisse e zombie. Senza parlare ovviamente di The Waking Dead e devo dirlo, sono innamorata pazza di Rick e a lui ho dedicato il mio protagonista maschile, Michael Blackwood. Un eroe pieno di responsabilità e dalla mente non sempre stabile ma forte come una roccia.
L'ambientazione di apertura è il Montana, uno stato davvero incantevole. Io ci sono stata con i miei e devo dire che meritava una menzione nel mio libro. I luoghi citati nei primi capitolo esistono veramente e se volete potete controllare on line, digitando gli indirizzi e nomi dei locali. Anche l'indirizzo di casa della protagonista. Su Google Maps vi ritroverete davanti una bella villetta a due piani. Idem per il centro di ricerca di Livermore e il porto di San Leandro.
Un appunto per chiunque giudichi il libro. RICORDATE CHE SI TRATTA DI UN ROMANZO DI FANTASCIENZA SUGLI ZOMBIE! Non è un trattato scientifico e quindi non si può giudicarlo per le cose assurde che possono accadere. Se cercassimo la realtà nei libri di fantasia allora Stephen King sarebbe morto di fame, non esisterebbero Edward Cullen e Bella; e Dracula giacerebbe nella sua bara, dimenticato da tutti.
Grazie a chi ripone fiducia in quello che scrivo. Ora sto preparando un romanzo romantico che uscirà tra Aprile e Giugno.

Primo commento positivo e primo negativo

sabato 12 novembre 2016

Come tutti gli autori, specie quelli come noi, indipendenti, dobbiamo fare i conti con i commenti. Il mio libro è uscito da meno di un mese e é stato giudicato, per ora, da due persone. Il primo è stato da quattro stelle su Amazon, il secondo da una. Entrambi i commenti hanno sottolineato il fatto che ci sono degli errori e con i prossimi romanzi provvederò a usufruire di un aiuto professionale. La cosa che mi sconcerta é il commento negativo che mi stronca. Sapete perché? Mi colpisce nel vivo, nel mio stile di scrittura. Parla di una pessima traduzione quando io non ho tradotto un bel niente, ma ho scritto proprio in italiano e, da laureata in lettere, mi sento proprio offesa e mi fa porre delle domande sulla mia reale bravura e sulla conoscenza del mio italiano. Sono davvero tagliata per questa arte? Oppure non sono così pessima? Il primo recensore definisce il libro Piacevole e scorrevole e la cosa mi rincuora ma ciò non basta. Mi chiedo però se le recensioni negative non siano effettivamente mosse da qualcuno che ha interesse ad affossare i libri dei liberi autori.
Ecco il link e il libro è La mia vita tra gli zombie: cronaca di un contagio

La mia vita tra gli zombie: Cronaca di un contagio

sabato 29 ottobre 2016

Sono felice di annunciare il mio romanzo d'esordio "La mia vita tra gli zombie: Cronaca di un contagio. Disponibile su tutti i maggiori store on line in formato digitale.
Ecco il link su Amazon:
https://www.amazon.it/dp/B01M4P89LR/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1477736378&sr=8-1&keywords=la+mia+vita+tra+gli+zombie
Trama
In un pomeriggio afoso di un'estate uguale a tutte le altre, Victoria sta leggendo l'email nella sua casa in Montana (USA) quando una notizia strana le salta subito agli occhi nella pagina web. Parla di una strano comportamento e di una probabile malattia che si sta diffondendo in Paraguay. Presto Vic dimentica quella notizia. A distanza di una settimana però scopre che quell'estate non è affatto come tutte le altre, ma è solo l'inizio di un incubo. Perderà e incontrerà amici e amore in un lungo viaggio verso la salvezza, perché si, la salvezza può esserci, va solo trovata, anche se a caro prezzo. Non è la solita storia di zombie. Non è un horror. Si parla di lotta, di amore e speranza.
Ecco la copertina realizzata da me in stile fumetto. 

Il ritorno degli Zombie

domenica 23 ottobre 2016

Domani sera torna The Walking Dead, uno dei capisaldi di tutto il panorama moderno dell'Horror Zombie Apocalisse. Con l'introduzione di Negan, i nostri amici avranno nuovi guai. Non sono d'accordo sulla piega che sta prendendo la serie. Siamo di nuovo davanti a un Cattivo che ricorda un po' il Governatore, anche se ancora più spietato e, sinceramente, le idee su quel fronte per me le hanno già esaurite. Avrei gradito qualcosa di nuovo ma se stasera sono qui, è per dire una cosa inerente alla capacità che hanno gli autori della serie di lasciare lo spettatore in uno stato di sospensione che rende la serie tanto famosa. Noi scrittori dovremmo prendere spunto proprio da questo punto fondamentale. Per rendere avvincente ogni capitolo, bisogna creare un mini Cliffhanger (brusca  interruzione in corrispondenza di un colpo di scena o di un altro momento culminante caratterizzato da una forte suspense. cit Wikipedia) in modo da incuriosire così il lettore che morirà dalla voglia di proseguire con la lettura, fino ad arrivare infondo. Bene, prepariamoci per domani sera. Sembra una puntata piena di promesse e, ahimè, sangue e ben due protagonisti moriranno. Se fossi io a dover scrivere la trama? Non farei morire nessuno, rendendo il tutto inaspettato. Per quanto mi riguarda, hanno perso l'occasione di stupire lo spettatore presentando Negan. Io avrei scioccato il pubblico rivelando che Negan fosse in realtà Jesus. Sai che colpo per noi e per i protagonisti? Beh, nell'attesa, vado a scrivere. Presto uscirà il mio libro La mia vita tra gli zombie: cronaca di un contagio.

America, Atlanta e Zombie

mercoledì 28 settembre 2016


Mancanza della mia altra patria, tra grattacieli, oceano e strade enormi. Quest'anno ho anche visitato Atlanta per trarre ispirazione per il mio romanzo sugli zombie che presto uscirà. Atlanta era la "casa" di Rick Grimes di The walking Dead, dietro il quale si cela il mio protagonista maschile del romanzo Zombie

Scrivere un romanzo sugli Zombie

mercoledì 27 luglio 2016

Io l'ho fatto e lo sto correggendo. Direi che non è facile rendere interessante una storia del genere. Non basta scrivere di alcuni tizi che fuggono da altri tizi claudicanti e un po' bruttini a vedersi. No, No. Ci vuole una storia interessante, umana, tra umani. A mio giudizio queste sono le regole:
1 Creare una personaggio interessante, con determinate caratteristiche e dagli un passato che possa raccontare e renderlo vero.
2 Fargli incontrare altre persone. Nessuno vuole leggere un monologo. Che siano compagni di avventure interessanti tanto quanto lui però con loro non puoi dilungarti troppo con le loro vite passate.Diventerebbe tutto troppo noioso e lontano dalla vera storia.
3 Non lesinare sugli zombie. Loro sono onnipresenti. Non deve esistere un capitolo dove loro non sono i veri protagonisti. Devono essere come un pupazzo a molla chiuso in una scatola giocattolo. Spuntano all'improvviso e ti spaventano...ma non troppo. Giusto un po'.
4 Uccidi qualcuno. Deve morire almeno un personaggio importante, e che cavolo! Hai presente The Walking Dead? Si, li muore uno di quelli buoni almeno a ogni stagione. Fa che sia una morte memorabile però e non scontata.
5 Una storia d'amore, perché no?
6 Spiegate cos'è che ha causato l'epidemia, rende tutto più reale.
7 Mi raccomando al finale. Deve esserci, non vanno bene i finali aperti. Non abbiamo descritto tutto questo Pandemonio per poi non trovare un finale anche perché, per me, chi non scrive il finale, fa un po' la figura dell'idiota che non sapeva più dove andare a parare. Non basta l'idea iniziale, ci vuole anche e soprattutto quella finale. 
8 Trovate un'idea brillante e innovativa. Altrimenti non avrete fatto altro che scrivere l'ennesima storiella sui Morti Dementi...ops Viventi.
Buona stesura!

Il sogno nel cassetto

domenica 24 luglio 2016

Il mio sogno nel cassetto? Pubblicare tutti i miei libri e ne ho scritti già parecchi però pubblicarli davvero, quello si che è un guaio. Intendo con un editore non a pagamento. Un bel obiettivo che ahimè naufraga nel mare delle poche possibilità fatto di milioni di scrittori, email a valanghe e, forse, l'incapacità di attirare l'attenzione. Per questo mi sono arresa e ho deciso di pubblicare da me e con questo post inizio l'avventura di un blog collegato alla mia arte di scrivere (che condivido con moltissime persone). Buona scrittura a tutti!

 

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